La Sacra Bibbia in lingua italiana con narrazione audio

« Ci sono in realtà molte altre cose che Gesù fece: se fossero riportate nei minimi particolari, suppongo che non basterebbe il mondo intero a contenere i rotoli che si potrebbero scrivere » (Giovanni 21:25)
Gesù Cristo e il primo miracolo scritto nel Vangelo di Giovanni, trasforma l’acqua in vino: « Due giorni dopo ci fu una festa di nozze a Cana di Galilea, a cui era presente la madre di Gesù. Anche Gesù e i suoi discepoli erano stati invitati alla festa di nozze. A un certo punto mancò il vino, e sua madre gli disse: “Non hanno vino”. Gesù però le rispose: “E questo come ci riguarda, donna? Il mio tempo non è ancora venuto”. Sua madre disse a quelli che servivano: “Fate tutto quello che vi dice”. Come previsto dalle regole di purificazione dei giudei, là c’erano sei recipienti di pietra per l’acqua; ognuno poteva contenere due o tre misure. Gesù disse loro: “Riempite d’acqua i recipienti”. E li riempirono fino all’orlo. Dopodiché disse: “Adesso attingetene un po’ e portatela al responsabile del banchetto”. E gliela portarono. Quando assaggiò l’acqua, che era stata trasformata in vino, il responsabile del banchetto chiamò lo sposo. Non sapendo da dove venisse quel vino (a differenza dei servitori che avevano attinto l’acqua), gli disse: “Tutti gli altri fanno servire prima il vino buono e poi, quando gli invitati hanno bevuto molto, quello più scadente. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono fino ad ora”. Questo che Gesù compì a Cana di Galilea fu il primo dei suoi segni; così rivelò la sua gloria,+ e i suoi discepoli riposero fede in lui » (Giovanni 2:1-11).
Gesù Cristo guarisce il figlio di un servo del re: « Dopodiché tornò a Cana di Galilea, dove aveva trasformato l’acqua in vino. Ora c’era un funzionario reale il cui figlio, che si trovava a Capèrnaum, era malato. Quando sentì che Gesù dalla Giudea era venuto in Galilea, l’uomo andò da lui e gli chiese di scendere a guarire suo figlio, che stava per morire. Ma Gesù replicò: “Se non vedete segni e prodigi non credete”. Il funzionario reale gli disse: “Vieni, Signore, prima che il mio bambino muoia!” Gesù gli rispose: “Va’ pure: tuo figlio vive”. L’uomo credette alle parole di Gesù e andò. E mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi schiavi per dirgli che suo figlio era vivo, al che chiese loro quando aveva iniziato a stare meglio. “La febbre gli è passata ieri alla settima ora”, risposero. Allora il padre si rese conto che era la stessa ora in cui Gesù gli aveva detto: “Tuo figlio vive”. Così lui e tutta la sua casa credettero. Questo fu il secondo segno che Gesù compì quando dalla Giudea tornò in Galilea » (Giovanni 4:46-54).
Gesù Cristo guarisce un indemoniato a Cafarnao: « Scese poi a Capèrnaum, città della Galilea. Lì insegnava alla gente di Sabato. E si stupivano del suo modo d’insegnare, perché parlava con autorità. Ora nella sinagoga c’era un uomo posseduto da uno spirito, un demonio impuro, il quale gridò: “Ah! Che cosa vuoi da noi, Gesù il Nazareno? Sei venuto a distruggerci? So esattamente chi sei: il Santo di Dio!” Ma Gesù lo rimproverò dicendo: “Taci, ed esci da lui!” Così, dopo aver gettato l’uomo a terra in mezzo ai presenti, il demonio uscì da lui senza fargli alcun male. Allora tutti rimasero sbalorditi, e si dicevano l’un l’altro: “Che parole ha usato! Con autorità e potenza dà ordini agli spiriti impuri, e loro se ne vanno!” E si faceva un gran parlare di lui in ogni angolo del paese » (Luca 4:31-37).
Gesù Cristo scaccia i demoni nel paese dei Gadareni (parte orientale del Giordano, vicino al lago di Tiberiade): « Quando arrivò all’altra riva, nella regione dei gadareni, gli andarono incontro due indemoniati che venivano dai luoghi di sepoltura. Erano talmente violenti che nessuno aveva il coraggio di passare per quella strada. Ed ecco che si misero a gridare, dicendo: “Che cosa vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?” Lontano da loro c’era un grande branco di porci al pascolo. E i demòni supplicavano Gesù, dicendo: “Se ci espelli, mandaci nel branco di porci”. Così lui disse loro: “Andate!” Quindi uscirono, ed entrarono nei porci. Ed ecco, l’intero branco si lanciò dal precipizio giù nel mare e morì nelle acque. Allora i guardiani dei porci fuggirono e, andati in città, raccontarono tutto, compreso il fatto degli indemoniati. Tutta la città andò dunque incontro a Gesù e, quando lo videro, lo pregarono di andare via dalla loro regione » (Matteo 8:28-34).
Gesù Cristo guarisce la suocera dell’apostolo Pietro: « E Gesù, entrato in casa di Pietro, vide la suocera di lui a letto con la febbre. Quindi le toccò la mano e la febbre sparì; allora la donna si alzò e si mise a servirlo » (Matteo 8:14,15).
Gesù Cristo guarisce un paralitico dalla mano destra: « Un altro Sabato entrò nella sinagoga e cominciò a insegnare. E là c’era un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Volendo trovare un pretesto per accusare Gesù, gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se avrebbe compiuto guarigioni di Sabato. Lui comunque conosceva i loro ragionamenti, quindi disse all’uomo con la mano paralizzata: “Alzati e mettiti al centro”. L’uomo si alzò e si mise là. Dopodiché Gesù disse loro: “Vi chiedo: è lecito di Sabato fare del bene o del male, salvare una vita o sopprimerla?” Dopo aver rivolto lo sguardo intorno, verso tutti loro, disse all’uomo: “Stendi la mano”. Lui lo fece, e la sua mano guarì. Ma essi, fuori di sé dalla rabbia, cominciarono a discutere tra loro di cosa avrebbero potuto fare a Gesù » (Luca 6:6-11).
Gesù Cristo guarisce un uomo affetto da idropisia (edema, eccessivo accumulo di liquidi nel corpo): « Un Sabato Gesù andò a mangiare a casa di un capo dei farisei. I presenti lo osservavano attentamente. Ed ecco, davanti a lui c’era un uomo affetto da idropisia. Rivolgendosi quindi agli esperti della Legge e ai farisei, Gesù chiese: “È lecito guarire qualcuno di Sabato o no?” Ma quelli tacevano. Allora prese l’uomo, lo guarì e lo lasciò andare. Dopodiché disse loro: “Se vostro figlio o il vostro toro cade in un pozzo di Sabato, non lo tirate immediatamente fuori?” E non furono in grado di rispondergli » (Luca 14:1-6).
Gesù Cristo guarisce un cieco: « Ora, mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco stava seduto lungo la strada a chiedere l’elemosina. Sentendo passare una folla, chiese cosa stesse succedendo. Gli riferirono: “Sta passando Gesù il Nazareno!” Allora lui si mise a gridare: “Gesù, Figlio di Davide, abbi misericordia di me!” E quelli che stavano davanti cominciarono a rimproverarlo dicendogli di stare zitto, ma lui gridava ancora di più: “Figlio di Davide, abbi misericordia di me!” Gesù perciò si fermò e comandò che l’uomo fosse portato da lui. Quando quello gli fu vicino, Gesù gli chiese: “Cosa vuoi che faccia per te?” L’uomo rispose: “Signore, fammi recuperare la vista”. Così Gesù gli disse: “Recupera la vista; la tua fede ti ha sanato”. E all’istante l’uomo tornò a vedere e cominciò a seguirlo, glorificando Dio. Davanti a questa scena, anche tutti gli altri diedero lode a Dio » (Luca 18:35-43).
Gesù Cristo guarisce due ciechi: « Mentre Gesù si allontanava da là, due ciechi lo seguirono gridando: “Abbi misericordia di noi, Figlio di Davide!” Quando fu entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono, e Gesù chiese loro: “Avete fede che io possa far questo?” Gli risposero: “Sì, Signore”. Allora toccò i loro occhi e disse: “Vi avvenga secondo la vostra fede”. E i loro occhi furono aperti. Poi Gesù diede loro questo severo avvertimento: “Badate che nessuno lo sappia”. Ma loro, appena usciti, parlarono di lui in tutta quella regione » (Matteo 9:27-31).
Gesù Cristo guarisce un sordomuto: “Tornando dalla regione di Tiro, Gesù passò per Sidóne e si diresse verso il Mar di Galilea, attraversando la regione della Decàpoli. Qui gli portarono un sordo che aveva difficoltà a parlare, e lo supplicarono di porre la mano su di lui. Allora Gesù lo prese in disparte, lontano dalla folla; gli mise le dita negli orecchi e, dopo aver sputato, gli toccò la lingua. Alzando gli occhi al cielo, fece un profondo sospiro e gli disse: “Effatà”, cioè: “Apriti”. Allora i suoi orecchi si aprirono e la sua difficoltà a parlare svanì, e così iniziò a parlare normalmente. Quindi Gesù ordinò di non dirlo a nessuno; ma più lo proibiva, più la gente ne parlava apertamente. Infatti erano tutti pieni di stupore e dicevano: “Ha fatto bene ogni cosa. Fa perfino sentire i sordi e parlare i muti” » (Marco 7:31-37).
Gesù Cristo guarisce un lebbroso: « E venne da lui un lebbroso, che lo supplicò in ginocchio dicendogli: “Se tu vuoi, puoi purificarmi”. Allora Gesù, mosso a compassione, stese la mano e lo toccò dicendogli: “Lo voglio! Sii purificato”. Immediatamente la lebbra sparì e l’uomo fu purificato » (Marco 1:40-42).
La guarigione dei dieci lebbrosi: « Mentre andava a Gerusalemme, Gesù passò lungo il confine tra la Samarìa e la Galilea. Quando entrò in un villaggio, gli andarono incontro 10 lebbrosi, che però si fermarono a una certa distanza e gridarono: “Gesù, Maestro, abbi misericordia di noi!” Vedendoli, Gesù disse loro: “Andate e mostratevi ai sacerdoti”. Allora, mentre se ne andavano, furono purificati. Uno di loro, quando si accorse di essere guarito, tornò indietro glorificando Dio ad alta voce e si inginocchiò con il viso a terra ai piedi di Gesù ringraziandolo. Tra l’altro era un samaritano. Gesù allora disse: “Non sono stati purificati tutti e 10? Dove sono dunque gli altri 9? Non è tornato indietro nessun altro per dare gloria a Dio a parte quest’uomo di un’altra nazione?” Dopodiché gli disse: “Alzati e va’! La tua fede ti ha sanato” » (Luca 17:11-19).
Gesù Cristo guarisce un paralitico: « Dopo questi fatti ricorreva una festa dei giudei, e Gesù salì a Gerusalemme. Là, presso la Porta delle Pecore, c’è una piscina chiamata in ebraico Betzàta, con cinque portici. Sotto di essi stava un gran numero di malati, ciechi, zoppi e persone con arti paralizzati. C’era anche un uomo malato da 38 anni. Vedendolo lì sdraiato e sapendo che stava male già da molto tempo, Gesù gli chiese: “Vuoi guarire?” Il malato gli rispose: “Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita, e nel momento in cui mi avvicino, ecco che un altro ci entra prima di me”. Gesù gli disse: “Alzati! Prendi la tua stuoia e cammina”. All’istante l’uomo guarì e, presa la sua stuoia, si mise a camminare » (Giovanni 5:1-9).
Gesù Cristo guarisce un epilettico: “Quando andarono verso la folla, un uomo gli si avvicinò, si inginocchiò davanti a lui e disse: “Signore, abbi misericordia di mio figlio, perché è epilettico e sta molto male. Cade spesso nel fuoco e spesso nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo”. Gesù rispose: “Generazione priva di fede e perversa, fino a quando devo rimanere con voi? Fino a quando devo sopportarvi? Portatemelo qui”. Quindi Gesù rimproverò il demonio, e questo uscì da lui; e in quel momento il ragazzo fu guarito. Allora i discepoli si avvicinarono in privato a Gesù e gli chiesero: “Perché noi non siamo riusciti a espellerlo?” Lui rispose loro: “A causa della vostra poca fede. In verità vi dico che, se la vostra fede sarà grande quanto un granello di senape, direte a questo monte: ‘Spostati da qui a là’, e il monte si sposterà, e nulla vi sarà impossibile” » (Matteo 17:14-20).
Gesù Cristo fa un miracolo senza saperlo: « Lungo il cammino, le folle si accalcavano intorno a Gesù. Ora c’era una donna che da 12 anni aveva una perdita di sangue e che nessuno aveva potuto guarire. Si avvicinò a Gesù da dietro e gli toccò la frangia del mantello: in quell’istante la perdita di sangue si fermò. Allora Gesù chiese: “Chi mi ha toccato?” Dato che tutti dicevano di non essere stati loro, Pietro disse: “Maestro, le folle ti circondano e ti stanno addosso”. Ma Gesù replicò: “Qualcuno mi ha toccato, perché so che della potenza è uscita da me”. Vedendo che il suo gesto non era passato inosservato, la donna si avvicinò tremante e si gettò ai piedi di Gesù, rivelando davanti a tutti perché lo aveva toccato e come era stata guarita all’istante. Ma lui le disse: “Figlia, la tua fede ti ha sanato. Va’ in pace” » (Luca 8:42-48).
Gesù Cristo guarisce a distanza: « Dopo che ebbe finito di dire al popolo ciò che aveva da dire, Gesù entrò a Capèrnaum. Ora un centurione aveva uno schiavo, a lui molto caro, che era gravemente malato e stava per morire. Quando sentì parlare di Gesù, mandò da lui alcuni anziani dei giudei per chiedergli di venire a guarire il suo schiavo. Questi andarono da Gesù e lo supplicarono con insistenza, dicendo: “Merita che tu faccia questo per lui, perché ama la nostra nazione, ed è lui che ha costruito la nostra sinagoga”. E Gesù andò con loro. Aveva quasi raggiunto la casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: “Signore, non disturbarti, perché non merito di averti sotto il mio tetto. È per questo che non mi sono considerato degno di venire da te. Ma di’ una parola e il mio servo guarirà. Anch’io infatti sono sottoposto all’autorità di altri e ho dei soldati sotto di me, e a questo dico: ‘Va’!’, e lui va, e a un altro: ‘Vieni!’, e lui viene, e al mio schiavo: ‘Fa’ questo!’, e lui lo fa”. A quelle parole Gesù si meravigliò e, rivoltosi alla folla che lo seguiva, disse: “Vi dico che nemmeno in Israele ho trovato una fede così grande”. E quando coloro che erano stati mandati da lui tornarono a casa, trovarono lo schiavo in buona salute » (Luca 7:1-10).
Gesù Cristo ha guarito una donna disabile per 18 anni: « Una volta, di Sabato, Gesù stava insegnando in una sinagoga. Ed ecco, c’era una donna che da 18 anni era posseduta da uno spirito che la faceva stare male: era tutta ricurva e non riusciva a star dritta in nessun modo. Quando la vide, Gesù le si rivolse dicendo: “Donna, sei liberata dalla tua infermità”. Poi pose le mani su di lei, e all’istante lei si raddrizzò e cominciò a glorificare Dio. Per tutta risposta il capo della sinagoga, contrariato dal fatto che Gesù aveva guarito di Sabato, disse alla folla: “Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare. Venite perciò a farvi guarire in quei giorni, e non di Sabato”. Ma il Signore gli rispose: “Ipocriti, non è forse vero che tutti voi di Sabato slegate il vostro toro, o l’asino, e lo portate fuori dalla stalla per abbeverarlo? E questa donna, che è una figlia di Abraamo e che Satana ha tenuto legata per ben 18 anni, non doveva essere liberata dalla sua prigionia di Sabato?” Dopo che ebbe detto queste cose, tutti i suoi oppositori si vergognarono. L’intera folla invece si rallegrava di tutte le cose meravigliose che faceva » (Luca 13:10-17).
Gesù Cristo guarisce la figlia di una donna fenicia: « Partito di là, Gesù andò quindi nella regione di Tiro e Sidóne. Ed ecco che una donna fenicia di quella regione venne gridando: “Abbi misericordia di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia è indemoniata e soffre moltissimo”. Ma lui non le rispose nulla. Perciò i suoi discepoli si avvicinarono e lo pregarono: “Mandala via, perché continua a venirci dietro gridando”. Lui disse: “Io sono stato mandato soltanto alle pecore smarrite della casa d’Israele”. La donna, però, si avvicinò e gli rese omaggio, dicendo: “Signore, aiutami!” Lui replicò: “Non è giusto prendere il pane dei figli e buttarlo ai cagnolini”. “È vero, Signore”, disse la donna, “ma è anche vero che i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Allora Gesù le rispose: “Donna, grande è la tua fede! Ti avvenga quello che desideri”. E in quel momento sua figlia guarì » (Matteo 15:21-28).
Gesù Cristo calma una tempesta: « Gesù salì in barca e i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco che in mare si scatenò una grande tempesta, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma lui dormiva. E andarono a svegliarlo, dicendo: “Signore, salvaci, stiamo per morire!” Ma lui disse loro: “Perché avete così tanta paura, uomini di poca fede?” Quindi si alzò e rimproverò i venti e il mare, e si fece una grande calma. Allora gli uomini, meravigliati, dissero: “Ma chi è quest’uomo? Gli ubbidiscono addirittura i venti e il mare!” » (Matteo 8:23-27). Questo miracolo dimostra che nel paradiso terrestre non ci saranno più tempeste o alluvioni che causeranno disastri.
Gesù Cristo che cammina sul mare: « Congedata la folla, salì tutto solo su un monte a pregare. Venuta la sera, lui era lì da solo. Intanto la barca era molto lontana da terra, sbattuta dalle onde perché il vento era contrario. Ma durante la quarta vigilia della notte* lui venne da loro, camminando sul mare. Quando lo scorsero camminare sul mare, i discepoli rimasero sconvolti e dissero: “È un’apparizione!” E per la paura si misero a gridare. Ma subito Gesù parlò loro, dicendo: “Coraggio, sono io! Non abbiate paura”. Pietro gli rispose: “Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque”. Lui disse: “Vieni!” Allora Pietro scese dalla barca, camminò sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo la forza del vento, ebbe paura. Cominciò ad affondare e gridò: “Signore, salvami!” Gesù tese immediatamente la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perché hai ceduto al dubbio?” E quando furono saliti sulla barca, il vento si placò. Quindi quelli che erano nella barca gli resero omaggio, dicendo: “Tu sei veramente il Figlio di Dio!” » (Matteo 14:23-33).
La pesca miracolosa: « In un’occasione Gesù si trovava presso il lago di Gennèzaret, mentre la folla gli si accalcava intorno per ascoltare la parola di Dio. E vide due barche ormeggiate alla riva del lago, mentre i pescatori erano scesi e stavano lavando le reti. Salì su una delle barche, che era di Simone, e chiese a questi di allontanarsi un po’ da terra. Quindi si sedette, e dalla barca si mise a insegnare alle folle. Finito di parlare, disse a Simone: “Va’ dove è profondo, e calate le reti”. Simone però rispose: “Maestro, ci siamo dati da fare tutta la notte e non abbiamo preso nulla, ma al tuo comando calerò le reti”. E quando lo fecero, presero una gran quantità di pesci, tanto che le reti iniziarono a rompersi. Allora fecero segno ai loro compagni sull’altra barca perché venissero ad aiutarli; quelli vennero ed entrambe le barche furono riempite, al punto che cominciarono ad affondare. Vedendo ciò, Simon Pietro si gettò ai piedi di Gesù e gli disse: “Allontanati da me, Signore, perché sono un peccatore”. Infatti, a motivo di quella pesca, sia lui che quelli con lui erano sopraffatti dallo stupore, 10 e così anche Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Ma Gesù disse a Simone: “Smetti di aver timore. D’ora in poi prenderai uomini vivi”. E riportarono le barche a riva e, lasciata ogni cosa, lo seguirono » (Luca 5:1-11).
Gesù Cristo moltiplica i pani: « Dopo questi fatti Gesù andò sull’altra sponda del Mar di Galilea, anche detto di Tiberìade. Moltissime persone lo seguivano, perché avevano visto i miracoli che compiva guarendo i malati. Gesù salì dunque su un monte e si mise a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei giudei. Quando alzò gli occhi e vide che si stava avvicinando una gran folla, Gesù domandò a Filippo: “Dove potremo comprare del pane per dare da mangiare a questa gente?” In realtà lo disse per metterlo alla prova, perché sapeva già cosa stava per fare. Filippo gli rispose: “Se volessimo dare anche solo un pezzettino di pane a ciascuno di loro, non basterebbero 200 denari!” Uno dei discepoli, Andrea, il fratello di Simon Pietro, gli disse: “Qui c’è un ragazzino con cinque pani d’orzo e due pesciolini. Ma cosa sono rispetto a tutta questa gente?” Gesù disse: “Fateli sedere”. Dato che in quel luogo c’era molta erba, vi si misero a sedere; c’erano circa 5.000 uomini. Gesù dunque prese il pane e, dopo aver reso grazie a Dio, lo distribuì a quelli che erano seduti lì, dopodiché fece lo stesso con i pesciolini; ne ebbero a volontà. Ma quando tutti si furono saziati, Gesù disse ai suoi discepoli: “Raccogliete gli avanzi, così che non si sprechi nulla”. E quando li raccolsero, con i resti dei cinque pani d’orzo avanzati a quelli che avevano mangiato riempirono 12 cesti. Dopo aver visto il miracolo che aveva compiuto, la gente cominciò a dire: “Di sicuro è lui il Profeta che doveva venire nel mondo”. Gesù allora, sapendo che stavano venendo a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte da solo » (Giovanni 6:1-15). Ci sarà cibo in abbondanza su tutta la terra (Salmi 72:16; Isaia 30:23).
Gesù Cristo resuscita il figlio di una vedova: « Poco dopo Gesù si recò in una città chiamata Nàin; lo accompagnavano i suoi discepoli e una gran folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato fuori un morto, figlio unico di una donna che per di più era vedova. Con lei c’era anche molta gente della città. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: “Smetti di piangere”. Si avvicinò e toccò la bara, e quelli che la portavano si fermarono. Poi disse: “Ragazzo, ti dico: alzati!” Il morto si mise a sedere e cominciò a parlare, e Gesù lo restituì a sua madre. Pieni di timore, tutti cominciarono a glorificare Dio, dicendo: “Un grande profeta è sorto fra noi”, e: “Dio ha rivolto la sua attenzione al suo popolo”. E questa notizia riguardo a Gesù si sparse in tutta la Giudea e in tutte le zone circostanti » (Luca 7:11-17).
Gesù Cristo resuscita la figlia di Giairo: « Gesù stava ancora parlando, quando arrivò qualcuno dalla casa del capo della sinagoga che disse: “Tua figlia è morta! Non disturbare più il Maestro”. A quelle parole, Gesù disse a sua volta a Iàiro: “Non aver paura. Solo abbi fede, e lei sarà salvata”. Quando raggiunse la casa, non lasciò entrare nessuno con lui tranne Pietro, Giovanni e Giacomo, oltre al padre e alla madre della ragazzina.Tutti piangevano e si battevano il petto in segno di dolore, ma lui disse: “Smettete di piangere, perché non è morta, ma dorme”. Allora si misero a ridere di lui con disprezzo, perché sapevano che era morta. Ma lui le prese la mano e disse: “Piccola, alzati!” Lo spirito tornò nella ragazzina e lei subito si alzò, e Gesù ordinò di darle qualcosa da mangiare. I suoi genitori erano fuori di sé dalla gioia, ma lui raccomandò loro di non raccontare a nessuno quello che era accaduto » (Luca 8:49-56).
Gesù Cristo risorge il suo amico Lazzaro, morto quattro giorni fa: »Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora dove Marta lo aveva raggiunto. Nel vedere Maria alzarsi e uscire in tutta fretta, i giudei che erano in casa con lei a confortarla la seguirono supponendo che andasse a piangere presso la tomba. Maria, quando arrivò dov’era Gesù e lo vide, si gettò ai suoi piedi e gli disse: “Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto”. Gesù, vedendola piangere, e vedendo piangere i giudei venuti con lei, si commosse profondamente e si turbò. “Dove l’avete deposto?”, chiese. Gli risposero: “Signore, vieni a vedere”. Gesù cedette alle lacrime, e i giudei dicevano: “Guarda come gli voleva bene!” Alcuni di loro invece dissero: “Lui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva impedire che Lazzaro morisse?”
Quindi Gesù, commuovendosi di nuovo, arrivò alla tomba, che era una caverna chiusa da una pietra. “Togliete la pietra”, comandò. Marta, sorella del defunto, gli disse: “Signore, ormai deve puzzare: è il quarto giorno”. Gesù replicò: “Non ti ho detto che se credi vedrai la gloria di Dio?” Così tolsero la pietra. Allora Gesù volse gli occhi al cielo e disse: “Padre, ti ringrazio di avermi ascoltato. Io sapevo già che mi ascolti sempre, ma ho parlato a motivo della gente che sta attorno, perché possano credere che tu mi hai mandato”. Dopo aver detto queste parole gridò a gran voce: “Lazzaro, vieni fuori!” E il morto venne fuori, con i piedi e le mani avvolti in bende e il viso coperto da un panno. Gesù disse loro: “Liberatelo e lasciatelo andare” » (Giovanni 11:30-44).
L’ultima pesca miracolosa (poco dopo la risurrezione di Cristo): « All’alba Gesù apparve sulla spiaggia, ma i discepoli non si resero conto che era lui. Quindi Gesù chiese loro: “Figli miei, non avete niente* da mangiare?” Gli risposero di no. Lui disse loro: “Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete”. Così la gettarono, ma poi non riuscivano più a tirarla su per la gran quantità di pesci. Allora il discepolo a cui Gesù voleva particolarmente bene disse a Pietro: “È il Signore!” Sentendo che era il Signore, Simon Pietro si mise la veste — perché era nudo — e si tuffò in mare. Gli altri discepoli, invece, tornarono a riva con la barca trascinando la rete piena di pesci; infatti erano lontani da terra solo una novantina di metri » (Giovanni 21:4-8)
Gesù Cristo fece molti altri miracoli. Ci permettono di rafforzare la nostra fede, incoraggiarci e avere un’idea delle molte benedizioni che ci saranno in paradiso terrestre. Le parole scritte dall’apostolo Giovanni riassumono molto bene il prodigioso numero di miracoli che Gesù Cristo fece, a garanzia di ciò che accadrà in paradiso: « Ci sono in realtà molte altre cose che Gesù fece: se fossero riportate nei minimi particolari, suppongo che non basterebbe il mondo intero a contenere i rotoli che si potrebbero scrivere » (Giovanni 21:25).
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Italian: Sei argomenti per lo studio della Bibbia
Una tabella riassuntiva di oltre settanta lingue, con sei importanti articoli biblici scritti in ciascuna lingua…
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